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Vacanza in Belgio: VII tappa |
La mattina del 25 agosto, partiamo per Anversa dove saremmo rimasti quattro giorni e ci avrebbe permesso di visitare le ultime tanto amate brasserie belghe.
Lo stesso giorno, senza perdere tempo decidiamo di fare tappa a Lochristi per visitare la Brouwerei De Proef del mastro birraio Dirk Naudts. Questa birreria è stata fondata nel 1996 da questa simpatica e cordiale persona che in precedenza si occupava di insegnare e ricercare in una scuola belga tutto ciò che riguardasse gli ingredienti e i modi di fabbricazione della birra. Un ricercatore in ambito birraio che successivamente decise di mettere a frutto le sue ricerche aprendo e producendo birra non soltanto per lui, ma per conto di tutti quelli che avessero voluto una birra di loro gusto, con le caratteristiche da loro richieste come grado alcolico ,colore e gusto. Lochristi si trova nelle Fiandre Orientali e si tratta di un minuscolo paesino circondato di campi coltivati in fiore e piante di ogni genere, attività primaria degli abitanti del posto. Dista da Anversa circa una trentina di km e non si riesce a spiccicare parola con la maggior parte degli abitanti che parlano la lingua fiamminga. La brasseria si trova precisamente a Hijfte circondata da fiori. La famosissima e buona Bloemenbier fu prodotta da Dirk per festeggiare l’ampliarsi delle costruzioni di villette che circondano il paese. Arrivati sul posto siamo stati accolti con molta cordialità e il mastro birraio, un giovane ragazzo molto simpatico (che fortunatamente parlava la nostra lingua), ci ha fatti accomodare all’interno della birreria e, seduti intorno ad un piccolo tavolo, abbiamo iniziato a colloquiare e bere birra fino a sera circondati da fermentatori e dal profumo inebriante che emanavano!! |
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E’ stato veramente molto piacevole poter parlare con lui di birra e ad ogni domanda che gli facevo, riguardante questa meravigliosa bevanda, si assentava per qualche minuto, saliva di sopra dove abitava e da li a poco lo vedevamo scendere con una serie di birre e di bicchieri per farci assaggiare le sue meravigliose invenzioni birraie. Non vi dico che dopo la terza birra ho iniziato ad accendere gli “special” e abbiamo imperterriti continuato ad assaggiarne altre. Tutte buone porca miseria!!! Ne avesse fatta cilecca una, le ho dovute bere tutte perché sarebbe stato un peccato lasciarle.
Ho scoperto alcune cose importanti sulle birre a fermentazione spontanea e ne ho assaggiate alcune, compresa la gueuze, che purtroppo a me non piace, ma si tratta di una birra prestigiosa e molto amata in Belgio; di gusto decisamente aspro, è però molto dissetante e di bassa gradazione alcolica, prodotta soltanto con la fermentazione aereobiotica cioè con i lieviti dell’aria e spontaneamente. Le birre “Lindemans” di cui parlerò nelle tappe successive sono prodotte esclusimavente con questo processo produttivo, e invece di aggiungere frutta fresca, si aggiunge sciroppo di frutta fresca e da ciò il gusto più dolce rispetto ad una “Boon Kriek”. Per farvi capire la differenza basilare, vi posso dire che la base della birra Lindemans è la gueuze a fermentazione spontanea prodotta con una buona percentuale di malto di frumento, ma dato che il lievito presente nell’aria non è mai lo stesso, né della stessa quantità, si miscelano vari tipi di lambic per dare origine alla birra gueuze. Spero di essere stata chiara, per qualsiasi chiarimento scrivetemi.
Tornando alla Bloemenbier questa è una birra a fermentazione spontanea con aggiunta di fiori, diciamo che è stata un’accoppiata vincente perché di questa meravigliosa birra se ne vende veramente tanta; il suo gusto è molto gradevole al palato e pur essendo dolce nel retrogusto è anche molto dissetante e leggera, se ne potrebbero bere parecchie bottiglie senza stancarsi mai!!! |
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